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Riciclaggio di denaro

L’ambito di reato Riciclaggio di denaro riguarda essenzialmente casi rilevanti di riciclaggio di carattere transfrontaliero, in cui il reato a monte al riciclaggio di denaro, ad esempio frequentemente frode o corruzione, è stato commesso all’estero e il riciclaggio dei proventi di questi reati è già avvenuto in gran parte all’estero. Su quest’ultimo criterio si fonda la competenza del Ministero pubblico della Confederazione (MPC).

La Svizzera è uno dei centri finanziari più importanti e performanti al mondo. Grazie alla sua reputazione internazionale, alla qualità dei suoi servizi e alla sua stabilità politica e monetaria, la piazza finanziaria svizzera è spesso utilizzata per la gestione patrimoniale e come sede per attività di origine internazionale; è inoltre un importante centro nevralgico per le transazioni finanziarie internazionali.

I casi trattati dal MPC provengono prevalentemente da segnalazioni dell’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS), a cui intermediari finanziari, in particolare istituti bancari, hanno inviato comunicazioni di sospetto. La maggior parte dei casi denota uno schema osservato da diversi anni, secondo cui i valori patrimoniali di provenienza delittuosa introdotti in Svizzera sono già stati riciclati o «pre-riciclati» attraverso multeplici transazioni che spesso ricadono nella giurisdizione di diverse istanze estere, al fine di ostacolare l’identificazione dell’origine e la confisca.

La doppia componente, reato a monte commesso all’estero e «pre-riciclaggio» all’estero, rappresenta una notevole sfida in termini di durata delle indagini ed esito dei procedimenti. Questi ultimi dipendono infatti in gran parte dall’assistenza giudiziaria concessa dai Paesi interessati. La difficoltà di assumere le prove del reato a monte commesso all’estero può quindi diventare un ostacolo insormontabile quando il Paese in questione non concede l’assistenza giudiziaria richiesta dal MPC, la concede solo in parte oppure non la concede entro i termini utili. La situazione è delicata anche quando non vengono condotte indagini nel Paese in questione. Occorre tuttavia precisare che il perseguimento penale o addirittura la condanna degli autori nel Paese in cui è stato commesso il reato a monte non è necessario. Queste specificità, sommate alla crescente complessità dei circuiti utilizzati dai riciclatori, comportano inoltre risorse significative per l’analisi finanziaria, la quale è indispensabile.

Ciò vale in particolare quando si tratta non solo di perseguire i reati di riciclaggio, ma anche di confiscare i valori patrimoniali di provenienza illecita affinché, come recita il proverbio, «il crimine non paghi».