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Comunicato stampaPubblicato il 17 giugno 2025

Banque Pictet et Cie SA e uno dei suoi ex gestori patrimoniali condannati con decreto d’accusa

Berna, 17.06.2025 — Il Ministero pubblico della Confederazione ha condannato con decreto d’accusa un ex gestore patrimoniale di Banque Pictet et Cie SA (Banca Pictet) a una pena detentiva sospesa di sei mesi in relazione ad atti di riciclaggio di denaro aggravato. Banca Pictet è stata condannata al pagamento di una multa di CHF 2 milioni per non aver adottato tutte le misure organizzative ragionevoli e necessarie per impedire la commissione di tali atti. L’inchiesta ha permesso di stabilire che tra giugno 2010 e maggio 2013, fondi per un totale di oltre USD 4.1 milioni provenienti da pagamenti corruttivi sono stati trasferiti dal conto di un funzionario pubblico brasiliano presso Banca Pictet, con l'obiettivo di occultarne l’origine criminale.

La presente condanna si inserisce nel contesto di una serie di procedimenti aperti dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) in relazione al caso di corruzione internazionale con epicentro in Brasile noto come «Lava Jato». Il caso, che ha coinvolto la compagnia petrolifera statale Petrobras, ha avuto ripercussioni anche in Svizzera. In questo contesto, il MPC ha aperto, nel dicembre 2021, un'inchiesta penale nei confronti di Banca Pictet, di un suo ex gestore patrimoniale e Ignoti per sospetta complicità in corruzione di pubblici ufficiali stranieri (art. 25 e art. 322septies CP) e riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis n. 1 e 2 CP) in relazione all'art. 102 cpv. 2 CP.

Con decreto d’accusa del 17 giugno 2025, il MPC ha condannato un ex gestore patrimoniale attivo presso la divisione Wealth Management, responsabile del mercato brasiliano di Banca Pictet dal gennaio 2013, per il reato di riciclaggio di denaro aggravato (art. 305bis n. 1 e 2 CP), a sei mesi di reclusione interamente sospesi con un periodo di prova di due anni. Tale pena tiene conto in particolare del tempo trascorso dalla commissione del reato, della collaborazione dell'imputato nell’ambito del procedimento e della sua situazione personale. Banca Pictet è stata riconosciuta colpevole di violazione dell'art. 102 cpv. 2 CP in relazione al reato di riciclaggio di denaro aggravato e condannata al pagamento di una multa di CHF 2 milioni. Tale importo tiene conto del tempo trascorso dalla commissione del reato, nonché della collaborazione molto buona di Banca Pictet nell’ambito del procedimento e delle misure correttive adottate all'interno della banca stessa, anche a livello organizzativo, in seguito allo scoppio del caso Petrobras.

Riciclaggio di denaro aggravato in relazione a pagamenti corruttivi

L'inchiesta ha permesso di stabilire che l'ex gestore patrimoniale di Banca Pictet ha approvato, nel corso delle sue attività professionali, tra giugno 2010 e maggio 2013, 54 trasferimenti verso conti in Svizzera e all'estero, per un totale di oltre USD 4.1 milioni, addebitati su un conto aperto presso Banca Pictet a nome di una società offshore e di cui un dipendente di Petrobras era l’avente diritto economico. I fondi addebitati provenivano da pagamenti corruttivi effettuati al dipendente da un intermediario che agiva per conto del gruppo olandese SBM Offshore, in relazione a contratti con Petrobras per il noleggio e la gestione di piattaforme petrolifere. Per trasferire i pagamenti corruttivi, l'intermediario ha utilizzato conti bancari svizzeri intestati a società offshore, uno dei quali aperto presso Banca Pictet. Per la loro natura e per le circostanze in cui sono avvenuti, i 54 trasferimenti menzionati servivano a occultare l'origine criminale dei fondi.

L'ex gestore patrimoniale di Banca Pictet ha quindi commesso atti suscettibili di vanificare l'identificazione e la confisca dei fondi derivanti dal reato di corruzione di pubblici ufficiali stranieri (art. 322septies CP). Poiché le sue azioni si sono protratte per più di tre anni e hanno interessato più di USD 4.1 milioni, è stato ritenuto colpevole di riciclaggio di denaro aggravato ai sensi dell'art. 305bis n. 1 e 2 CP.

Responsabilità penale dell'impresa

L'inchiesta ha rivelato che il reato di riciclaggio di denaro aggravato è stato reso possibile dalla carente organizzazione di Banca Pictet. Tale carenza si è manifestata nella mancata classificazione dei due conti controllati rispettivamente dal funzionario pubblico brasiliano e dall'intermediario quali conti a rischio elevato, così come nel mancato monitoraggio dei 54 trasferimenti precedentemente menzionati. Tali violazioni delle norme antiriciclaggio applicabili all'epoca hanno avuto l'effetto di minare l'integrità della piazza finanziaria svizzera. Banca Pictet è pertanto stata riconosciuta colpevole di violazione dell'art. 102 cpv. 2 CP in relazione al reato di riciclaggio di denaro aggravato.

Abbandono parziale

Poiché l’inchiesta non ha permesso di stabilire che l'ex gestore patrimoniale abbia intenzionalmente contribuito all’esecuzione dei pagamenti corruttivi oggetto d’indagine, il procedimento penale contro di esso e Banca Pictet per sospetta complicità in corruzione di pubblici ufficiali stranieri (art. 25 e art. 322septies CP, relazione all'art. 102 cpv. 2 CP) è stato abbandonato (art. 319 cpv. 1 lett. b CPP).

Crescita in giudicato

L'ex gestore patrimoniale e Banca Pictet hanno dichiarato di rinunciare a presentare opposizione contro il decreto d’accusa e di abbandono parziale. Il decreto è quindi cresciuto in giudicato e può essere consultato o richiesto in forma anonima, alle consuete condizioni, presso il Servizio giuridico del MPC (rechtsdienst@ba.admin.ch).

Testo originale del comunicato stampa in francese.